Nel corso degli anni, un numero crescente di donne lamenta, talvolta a sproposito, altre a ragion veduta, che non esistono più gli uomini di una volta, quelli che sapevano corteggiare la donna e farla sentire come una regina. In altri termini, l’uomo moderno sembra non esser più in grado di sedurre. Un duro colpo per gli uomini italiani, che un tempo erano annoverati tra i più grandi amatori del mondo, unici nel saper abbinare dolcezza e passionalità.
L’emancipazione della donna, in tal senso, ha scalfito le certezze di molti uomini, che si trovano non propriamente a loro agio dinanzi a donne sempre più esigenti e sicure di loro stesse. La paura di sbagliare il primo approccio, di essere in grande difficoltà al cospetto del genere femminile, alberga in misura costante nell’animo dell’uomo. Ed è particolarmente complesso da poter scalfire.
La bellezza conta assai poco nell’arte della seduzione
A tutto, però, può essere posto rimedio. Se si desidera ottenere risultati più efficaci e convincenti quando si approccia ad una persona che riteniamo interessante, un valido supporto può essere fornito da chi, come Enrico Henry Mele, conosce ogni aspetto del variegato mondo della seduzione e ha deciso, tramite il libro in PDF su inattraction, di spiegare i meccanismi che si celano dietro l’arte della seduzione.
La frase “sedurre è un’arte” è assolutamente calzante, come si può evincere nella quotidianità di tutti i giorni. E non si può far leva, come magari accadeva qualche decennio fa, solo ed esclusivamente su aspetti come la bellezza o la simpatia. È indispensabile, in primis, che l’uomo sia in grado di apparire sicuro di sé, capace di sostenere un dialogo interessante con l’altra persona e “giocare” con la preda ambita. Tutte elementi che fanno di un uomo un vero e autentico seduttore
La naturalezza è un altro grande elemento attrattivo, decisamente apprezzato da un numero cospicuo di persone del gentilsesso. La nostra spontaneità, essere sé stessi senza alcuna maschera, è un’arma di seduzione potentissima e consente di poter instaurare, sin da subito, un ottimo feeling con l’altrui persona. Un sorriso naturale e genuino, ad esempio, è una freccia nell’arco da poter scoccare per sedurre una persona.
Oltre ad un approccio genuinamente spontaneo, l’uomo dev’essere in grado di saper dosare sapientemente un po’ di ironia, inevitabilmente sottile: la volgarità è la nemica numero uno della seduzione. Questa arma, storicamente, è appannaggio dell’universo maschile, soprattutto di quegli uomini che, non supportati da uno sguardo magnetico o da una possente struttura fisica, non possono puntare sulla bellezza come principale arma di seduzione
Il ruolo del linguaggio verbale e paraverbale nella seduzione
La seduzione, inoltre, è soprattutto comunicazione. Sfruttare il linguaggio verbale e non verbale del corpo, essere in grado di capire quando utilizzare un determinato atteggiamento piuttosto che un altro. Tutti abbiamo delle frecce al nostro arco, ma in alcuni casi non sappiamo di disporle o, più frequentemente, non abbiamo la capacità di sfruttarle correttamente.
Se il contatto visivo è la prima porta d’accesso nel mondo della seduzione, ed il gioco di sguardi ne è l’esempio più lampante, il contatto fisico può rivelare se la persona mostra un po’ di interesse. Piccoli gesti come una pacca sulla spalla, meglio ancora un buffetto sulla mano o sul volto, possono essere dei chiari segnali di un buon grado di coinvolgimento del nostro interlocutore.
Nell’arte della seduzione, però, una regola resta di basilare importanza: non avere timore. Se la persona ci interessa ma la relazione non decolla, magari per un po’ di reciproca paura di bruciare troppo le tappe, meglio provare tecniche di seduzione più soft: un caffè o un aperitivo, ad esempio, sono situazioni estremamente informali dove ci si può sciogliere e creare un’empatia maggiore