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Origine e caratteristiche del Rum

DiRedazione

Mar 8, 2022
rum

Tra i numerosi alcolici che si possono assaporare nei bar o negozi specializzati, ce ne sono alcuni particolarmente richiesti dal pubblico. È questo il caso del Rum, un prodotto che ha fatto la storia e che viene apprezzato da una clientela più che disparata.

Spesso il rum viene acquistato nei locali da chi desidera sorseggiare un buon bicchiere in occasione di una serata tra amici, ma ci sono anche veri e propri appassionati che conoscono a fondo la storia di questo distillato e sanno quali sono i più raffinati, i più gustosi e i più indicati per particolari occasioni.

Questi rum pregiati sono tra le opzioni più in voga tra gli intenditori che amano l’affascinante mondo dei distillati, ma in commercio si trova davvero un’infinità di alternative, che spaziano da etichette eleganti a bottiglie più commerciali ed economiche.

Storia del Rum

Da dove proviene il rum? Questo distillato è, nella pratica, l’acquavite che viene ottenuta tramite il processo di distillazione della canna da zucchero. Ci sono però due tipologie ben distinte di rum: da un lato quello tradizionale che viene distillato partendo dalla melassa, dall’altro un rum più costoso e pregiato, definito “rum agricolo”, la cui produzione deriva dalla fermentazione del succo fresco della canna da zucchero.

Come viene prodotto il rum e quali sono i suoi ingredienti?

Tutto il processo inizia dalla coltivazione della canna da zucchero: questa cresce per un anno e mezzo circa, viene poi tagliata e trasportata per essere lavorata in una particolare tipologia di mulino.

Qui le canne da zucchero raccolte, vengono schiacciate grazie all’utilizzo di imponenti ruote di pietra (tipiche appunto dei mulini tradizionali). Dopo aver raccolto il succo sono due le strade da seguire:

  • per ottenere il rum agricolo partendo dal puro succo di canna bisogna procedere facendo fermentare il composto
  • chi vuole invece ottenere il rum tradizionale procede a diverse bolliture del succo di canna in particolari pentole di rame chiamate paioli, finché lo zucchero non si solidifica quasi completamente, per poi essere estratto, raffinato e trasformato di seguito in zucchero. La melassa viene allungata quindi con l’utilizzo di acqua, per poi essere messa a fermentare grazie all’utilizzo di alcuni lieviti chimici.

Tipologie di rum in base al paese di produzione

Questo distillato ha origine nelle isole caraibiche e la sua storia parte da un momento storico in cui la coltivazione e l’utilizzo della canna da zucchero era in pieno fermento. I primi rum prodotti erano delle bevande quasi imbevibili, delle acquaviti grezze con altissime gradazioni e una quantità spropositata di zucchero all’interno della composizione: i secoli e l’esperienza hanno permesso di arrivare alla bevanda che oggi possiamo apprezzare.

Il rum viene chiamato in modi diversi a seconda del luogo di produzione:

  • Ron: prodotti in paesi come Cuba, Panama, Repubblica Dominicana, Guatemala, Nicaragua, Venezuela, Colombia Puerto Rico
  • Rhum: nato in Francia dalla tradizione distillatoria del Cognac
  • Rum: tipico delle isole Barbados, British Windward, Trinidad e Jamaica

Per quanto riguarda il gusto, esistono molte differenze tra le diverse tipologie di produzioni. Ad esempio, il rum giamaicano è piuttosto forte, più speziato e scuro e all’interno del paese vi è una grandissima varietà di rum, dai più economici ai più preziosi e raffinati. Il ron cubano è invece filtrato, chiarificato e dal gusto morbido, più leggero, quindi non troppo invadente.

Quello del rum insomma è un settore affascinante, che se approfondito e scoperto giorno dopo giorno porta molto spesso ad appassionarsi nella ricerca delle migliori etichette e dei gusti più sofisticati e intriganti. Conoscere la storia del rum e le sue caratteristiche porta inoltre ad apprezzare molto di più questo particolare distillato, universalmente apprezzato da generazioni.