Il matrimonio è considerato un giorno speciale e – si sa – che tutte le spose lo pianificano puntigliosamente. Dall’abito alla location, dalla cena ai fiori: tutti i preparativi devono essere impeccabili perché questo è considerato come un momento importante per la coppia che si sposa.
Potrebbe però accadere l’impensabile, come un danno al vestito della sposa prima di indossarlo, o un problema grave al ristorante. E così, in un attimo, un giorno così felice si potrebbe trasformare in una causa legale. In questo caso, per difendervi dal danno subito, potreste dover rivolgervi a figure specializzate nel campo legale, ovvero ad avvocati per risarcimenti che vi aiuteranno a ricostruire l’accaduto e a ottenere il giusto indennizzo per la giornata finita in fumo.
Cosa fare in caso di danno provocato dal ristorante
Una volta sbollita la rabbia, la prima cosa da fare nel caso si sia subito un danno al proprio matrimonio è andare a casa, rilassarsi, tirare fuori tutti i contratti stretti con le parti in causa e iniziare a sfogliare un elenco telefonico (o fare una rapida ricerca su Internet) per cercare un avvocato in grado di risolvere la diatriba. Se il danno è stato fatto al ristorante, per esempio,
Ovviamente bisogna sempre stipulare, leggere e firmare un contratto con il ristorante o il servizio di catering: un documento in cui sono stabilite tutte le portate concordate, eventuali intolleranze degli sposi o degli invitati, come deve essere effettuato il servizio e i prezzi. Il contratto è un elemento indispensabile che conferisce il mandato al ristorante o al catering. In caso di danno, gli sposi possono rivolgersi ad un legale per richiedere che questo vengano risoluto per grave inadempimento del ristoratore. Cosa può essere considerato un danno?
Per esempio delle porzioni sbagliate, molto inferiori rispetto a quelle stabilite, o portate errate che non rientrano nel menù stabilito in precedenza. Peggio ancora se sposi e invitati devono fare i conti con portate che contengono ingredienti a cui sono allergici o se viene servito del cibo alterato che può scatenare loro un’intossicazione alimentare. Anche un servizio approssimativo, inefficiente e la maleducazione del personale possono essere considerate come danni provocati ad un matrimonio.
Quante sono alte le possibilità di ottenere un risarcimento?
Stando alla legge, in caso di danno da matrimonio rovinato, gli sposi possono ottenere un risarcimento per i danni causati dall’inadempimento del contratto. Ovviamente, perché questa opzione venga accettata, bisognerà stabilire con certezza il danno provocato dal ristoratore, mostrare il danno subito, quantificarlo in una somma di denaro e dimostrare che il contratto non è stato quindi rispettato. Esistono danni gravi e meno gravi, che vanno dalle quantità di cibo non rispettate a vere e proprie intossicazioni alimentari che richiedono l’intervento dei sanitari. Non solo cibo, ma anche l’inadeguatezza del personale o della struttura (nel caso, si prenoti in un ristorante che offre quindi anche la sua location). Danni che devono quantificati e che, per il codice civile, possono essere risolti in base alle norme degli articoli 1453 e seguenti.
Nel caso in cui si risolva il contratto, gli sposi possono ottenere non solo la restituzione della caparra già versata a titolo di acconto, ma anche il non versamento della somma pattuita a contratto. Questo avviene soprattutto se gli sposi dimostrano che c’è stato un danno morale o d’immagine nei loro confronti e che il ristorante o il catering ha inevitabilmente rovinato il giorno più bello della loro vita provocando imbarazzo e disagio tra gli ospiti. In questo caso l’avvocato può avvalersi dell’articolo 1226 del Codice Civile avanzano una richiesta di risarcimento del danno.