Il tema della sostenibilità è ormai parte della contemporaneità e può essere oggetto di considerazione praticamente in ogni settore. Anche nel campo della cucina il discorso della sostenibilità può essere senz’altro applicato, con elementi di alimentazione etica e di dieta sostenibile che possono essere seguiti giorno per giorno. A partire da un esempio qui, si possono considerare tutti gli elementi che interessano l’alimentazione sostenibile e che permettono di rendere la propria dieta rispettosa nei confronti della natura e dell’ambiente.
L’importanza dell’alimentazione a chilometro zero
Il primo elemento tipico dell’alimentazione sostenibile è relativo alla vicinanza geografica dei prodotti che vengono consumati. Trattasi di un parametro che interessa non soltanto le produzioni e le distribuzioni di cibo, ma anche le tipologie di consumo etico, affinché l’alimentazione possa dirsi realmente sostenibile in tutti i possibili livelli che sono oggetto di considerazione.
Come si potrà tranquillamente immaginare, infatti, il trasporto e la gestione di numerosi prodotti che finiscono sue nostre tavole richiede dei costi complessivi e determina, soprattutto in alcune tipologie di spostamento, il riversare nel pianeta e nell’atmosfera di sostanze potenzialmente dannose e tossiche. Tra queste, sicuramente il CO2 che deriva dal trasporto e dai costi di lavorazione di numerosi alimenti, che necessitano di strumenti e apparecchi i cui costi energetici sono molto elevati. Prediligendo l’acquisto di prodotti a chilometro 0, si ridurrà parte di quegli sprechi e si eviterà una condotta potenzialmente pericolosissima per il nostro pianeta.
Preferire legumi a carne
Il consumo di alimenti presenta degli effetti diretti e indiretti, che molto spesso vengono ignorati soprattutto nel caso in cui si guarda alla propria alimentazione che risulta essere tutt’altro che etica e sostenibile. Ad esempio, il consumo della carne può essere dannoso non soltanto per motivi di salute e di gestione degli allevamenti intensivi degli animali, ma anche per il consumo di acqua che occorre al fine di garantire il funzionamento di un allevamento. Purtroppo, soprattutto per una questione di ignoranza in materia nutrizionale e alimentare, si tende a pensare che la sola carne sia utile per garantire un apporto proteico; in realtà, una quantità di proteine utili per il proprio fabbisogno energetico deriva può derivare anche dal consumo di legumi che, se vengono regolarmente assunti nella propria dieta, riusciranno ad essere allo stesso modo fondamentali. Se la coltivazione di legumi richiede quantitativi relativamente bassi di acqua, diversamente si potrà dire della carne e degli allevamenti, che invece hanno bisogno di migliaia di litri di acqua per essere gestiti al meglio.
Perché scegliere cibi biologici
Un aspetto sicuramente cruciale dell’alimentazione sostenibile è determinato dalla scelta di cibi biologici, che interessano la sfera della produzione e della lavorazione di determinati ingredienti. Quando si parla di cibi biologici si fa riferimento, generalmente, ad alimenti che vengono prodotti nel totale rispetto dell’ambiente e con metodi di lavoro che non siano dannosi per gli alimenti stessi. Al giorno d’oggi, sono numerosi gli ingredienti biologici da scegliere direttamente per la propria dieta, a partire dalla frutta e fino a considerare grano, frumento e altri alimenti che fanno parte della propria dieta quotidiana. La scelta dei cibi biologici garantisce il massimo rispetto della natura e del proprio organismo.
Evitare prodotti imballati
Un ultimi elemento da prendere assolutamente in esame, nell’ambito di una dieta sostenibile e di un’alimentazione etica, interessa la scelta di quei cibi che vengono venduti in assenza di troppi imballaggi, spesso realizzati in plastica o altri materiali potenzialmente dannosi per il nostro pianeta. Questi ultimi costituiscono il 40% dei rifiuti prodotti e sono pericolosissimi, per cui sono da evitare assolutamente. Da tenere lontani sono anche tutti i cibi cotti e preconfezionati.